Accettare i figli come sono

Fondare una famiglia è una decisione impegnativa perché le relazioni, sia di coppia come quelle tra genitori e figli, sono anche inevitabili fonti di conflitto.

Il problema è che spesso non si accettano le persone che abbiamo più vicine così come sono ma invece vogliamo cambiarle. In questo modo le costringiamo a reprimere i propri sentimenti e questo, nel tempo, non potrà che provocare stress e sofferenza per tutti.

 

Ora non sto dicendo di accettare qualsiasi comportamento anche ineducato o distruttivo. Ma di permettere a coloro che ci sono accanto di esprimere i propri sentimenti e di aiutarli a farlo in modo accettabile.

Quindi, invece di zittire o urlare, cerchiamo di stare in ascolto e di trovare un punto di incontro.

Penso soprattutto ai bambini. Sono creature estremamente bisognose di attenzione e a volte non sono come li avevamo immaginati, alcuni poi sono più impegnativi di altri e questo alla lunga può esasperare noi genitori.

 

Nella mia professione mi capita spesso che mi portino dei bambini. Bambini turbolenti, bambini timidi o paurosi. E mi si chiede: “Cosa posso fare per calmarlo?” oppure “È testardo” o “Piange sempre”, “cosa posso fare?”

Certamente la Naturopatia può aiutare i bambini a ritrovare quella naturalezza nell’affrontare in modo semplice e spontaneo tutto ciò che possono incontrare nel loro percorso di crescita ricco di entusiasmi, ma anche di momenti di disordini, squilibri e difficoltà.

Bisogna però fare attenzione a non snaturare il loro modo di essere perché, la cosa più amorevole che possiamo fare, è accettare i nostri figli per come sono. Anche quando non sono come pensiamo che dovrebbero essere.

Tutti infatti nasciamo con determinate caratteristiche e quelli che a volte consideriamo come difetti, possono invece costituire una grande ricchezza.

 

Ad esempio non credo sia un problema “essere testardi”, anzi la perseveranza che oggi fa tanto innervosire mamma e papà un domani potrà essere la determinazione che aiuterà i figli a raggiungere i traguardi prefissati.

Non è un difetto neppure la timidezza che anzi rivela il più delle volte un animo particolarmente sensibile e dotato artisticamente, bisogna solo incoraggiare questi bimbi a non nascondere le loro emozioni anzi ad esprimerle per trovare così maggiore forza e fiducia in se stessi.

Poi ci sono i bambini “iperattivi” che non stanno fermi un attimo. Probabilmente oltre ad aver bisogno di muoversi di più hanno anche necessità di mangiare meglio limitando alcuni cibi e  integrando certi nutrienti. Il ricorso alla musica, ad alcune tecniche di rilassamento e a rimedi naturali, come ad esempio i fiori di Bach, saranno di grande aiuto per imparare a gestire tanta energia.

Certi bambini piangono troppo spesso? A volte, soprattutto quando sono piccoli, piangono semplicemente perché hanno bisogno di scaricare la tensione accumulata, basta un nonnulla e giù, strepiti e lacrime anche per una stupidaggine.  È inutile in quei momenti cercare di farli ragionare o peggio pretendere che smettano di piangere. Rimanere calmi, abbracciarli e accogliere il loro sfogo è tutto ciò che possiamo (e dobbiamo) fare. Li aiuterà a ritrovare la sicurezza e la tranquillità. In fondo capitano anche a noi adulti momenti di stress e di sconforto. E, dì la verità … in quei momenti preferiresti avere accanto qualcuno che ti tappa la bocca e ti dice di essere forte oppure qualcuno che ti abbraccia accogliendo le tue lacrime e il tuo stato d’animo?

 

Ho fatto soltanto alcuni esempi ma sono tante le situazioni e le reazioni che si possono presentare.

Generalmente le emozioni intense ci mettono in crisi, ma non per questo dobbiamo stroncarle sul nascere, vanno gestite focalizzandosi sulle cose come sono e non come vorremmo che fossero.

Concentrati cioè sul tuo bambino reale e non su quello idealizzato. In questo modo gli dai la possibilità di essere se stesso, di manifestare le sue emozioni senza vergognarsi di esse. Così lo farai sentire accettato, amato. Sarà poi tuo compito, man mano che cresce, aiutarlo con pazienza a osservare queste emozioni, identificarle, manifestarle in modo accettabile quando sono negative e, comunque, a trasformarle in qualcosa di costruttivo.

 

A volte non è per niente facile però dovremmo sempre accettare i nostri figli così come sono nella loro libertà di esprimersi pienamente. Fin da piccolini sono ‘se stessi’ con la loro spontaneità e franchezza. Poi però, crescendo, scoprono che chi gli è intorno non apprezza certe manifestazioni della loro individualità e poco a poco, per potersi sentire apprezzati, si conformano alle attese di chi li circonda imparando a nascondere nel profondo le loro emozioni e con ciò la loro vera essenza.

Ma le emozioni, messe a tacere, creano nel tempo una tensione interiore sempre più forte facendo perdere la gioia di vivere e la sicurezza conosciute nella prima infanzia.

Perciò non cercare di cambiare i tuoi figli pretendendo costantemente che siano ciò che dovrebbero essere.

Puoi solo insegnare loro a canalizzare positivamente le emozioni, senza erigerti a giudice né creare in loro un giudice interiore che censura ogni spontaneità.

Solo così potranno crescere sereni nel rispetto di se stessi e degli altri.