“Camminare è la migliore medicina”, così diceva Ippocrate, medico greco considerato il padre della medicina occidentale.
Oltre ai benefici psicologici (aiuta a liberare la mente a a scaricare l’energia negativa accumulata durante la giornata) camminare dà incredibili vantaggi fisici a muscoli, apparato scheletrico, cuore, polmoni, sangue, organi emuntori (eliminazione di tossine).
Di recente uno studio apparso su The Lancet (è il primo studio al mondo ad indagare in merito) ha evidenziato che gli adulti con una storia di mal di schiena durano quasi il doppio del tempo senza recidive se camminano regolarmente.
“Il gruppo di intervento ha avuto meno episodi di dolore limitante l’attività rispetto al gruppo di controllo e un periodo medio più lungo prima di avere una recidiva, con una mediana di 208 giorni rispetto a 112 giorni”, ha affermato il professor Mark Hancock, autore principale del lavoro e professore di fisioterapia presso la Macquarie University.
Camminare è un esercizio economico, ampiamente accessibile e semplice che quasi chiunque può praticare.
I risultati di questo studio si basano su programmi di camminata personalizzati di varia distanza e durata sviluppati in collaborazione con fisioterapisti qualificati. Se si desidera provare a camminare come metodo per gestire il mal di schiena ricorrente, e non si ha la possibilità della supervisione di un fisioterapista, meglio iniziare con brevi passeggiate, anche solo 10 minuti un paio di volte a settimana, e aumentare gradualmente la durata e la frequenza.
Se si è sedentari da tanto, è normale avvertire un po’ di dolore quando si inizia una nuova attività, ma è bene non arrendersi.
Camminare rafforzerà le strutture della schiena e i muscoli circostanti nel tempo, riducendo la probabilità di recidiva.