Un regalo dal bosco

 Antico prodotto di sussistenza, le castagne fin dal medioevo sono state un importante alimento per chi abitava in zone di montagna tanto da sostituire il pane, dove questo non era presente.
Anche in campagna, fino a 50 anni fa, spesso i bambini d’inverno portavano a scuola le castagne bollite come merenda. Scelta obbligata per alcuni, ma salutare: ricche di minerali (soprattutto magnesio e potassio) e di amidi, le castagne sono infatti un buon dispensatore di energie. Sono quindi indicate per contrastare la stanchezza del cambio stagione e per chi, dopo un influenza, si sente debole.
Per la quantità di fibre presenti, inoltre, sono un aiuto per la motilità intestinale e per il riequilibrio della flora batterica.
 
 
Sceglile bene. Quando le acquisti devi fare attenzione che siano sode, il guscio cioè non deve cedere se premuto con le dita. Assicurati che non ci siano buchi di vermi e che siano perfettamente sane ed integre.
 
Occhio anche quando acquisti la farina perché a volte può contenere delle piccole percentuali di fecola di patate mentre, invece, deve essere solo ‘farina di castagne’ (leggi sempre bene le etichette per evitare antipatiche sorprese). La farina di castagne può essere utilizzata per varie preparazioni, ad esempio il famoso castagnaccio, le frittelle o le crepes ed è adatta anche alle persone con una reattività nei confronti dei lieviti perché non fermenta.
 
 
Cuocile nel modo giusto. Fatte al fuoco o al forno, le castagne sono certamente più saporite, ma anche meno digeribili, perché il più delle volte la cottura non è uniforme e la polpa interna rimane un poco cruda.
Non c’è questo rischio se le fai bollire. Prima devi lavarle bene e poi lessarle per circa 40 minuti – 1 ora (dipende dalla loro grossezza) in acqua leggermente salata e aromatizzata con foglie di alloro o timo o semi di finocchio. Una volta cotte si scolano, si avvolgono in un panno asciutto e pulito, e sono pronte per essere mangiate. Prima però va eliminata la pellicina marrone: fallo quando sono ancora calde, così viene via più facilmente.
 
 
Abbinale correttamente.
Per via del loro alto contenuto di carboidrati meglio consumarle nella prima parte della giornata ed evitarle a cena (a meno che tu prima, durante il pomeriggio, non abbia fatto una buona attività fisica).
In ogni caso trattieniti da abbinare le castagne ad altri cereali e a latticini. Meglio accostarle sempre a pesce, carne, uova, semi oleaginosi. O alla frutta (trovi quiuna ricetta per una merenda che va bene per grandi e piccini).
 
 
Nonostante il loro sapore zuccherino, le castagne hanno un indice glicemico abbastanza basso, paragonabile alla farina integrale, e quindi possono essere utilizzate anche da chi vuole fare attenzione alla linea. Sempre però facendo attenzione ai giusti accostamenti (proteine). E questo, oltre che per bilanciare l’impatto glicemico dell’intero pasto consumato, anche per evitare il fastidio della pancia gonfia.
 
 
A proposito di pancia gonfia …
Ricordati sempre di masticare bene! È la prima cosa da fare per evitare gas intestinali e facilitare la digestione di qualsiasi cibo.