Ci può essere intimità
solo se riusciamo a rivelare le nostre debolezze,
se ognuno di noi offre all’altro
la possibilità di accedere alle proprie mancanze.
Le relazioni affettive possono così farci da psicoterapia
– meno onerosa, ma altrettanto costosa in fatto di sforzo di comprensione –
se, con l’aiuto di una comunicazione profonda,
riescono a farci scoprire che cosa proiettiamo sugli altri
e quali sedimentazioni sepolte esse risvegliano in noi.
(Sylvie Galland)
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L’intimità profonda in una relazione si costruisce anche attraverso la condivisione delle proprie fragilità e delle proprie ferite.
Questo permette una connessione emotiva autentica e crea uno spazio sicuro dove entrambe le persone possono crescere e guarire.
Ovviamente, quando si condivide la propria vulnerabilità, è fondamentale non sentirsi giudicati o respinti; dunque, è importante che la persona con la quale ci si sta aprendo reagisca con accettazione e sostegno.
Allora diventa possibile superare pesi o schemi disfunzionali che ci portiamo dietro dal passato.
Proprio la vulnerabilità, che normalmente è vista come debolezza,
diventa la forza motrice per la crescita personale di entrambi i soggetti coinvolti e la creazione di un legame più forte e significativo.