Al di là degli ormoni incompatibili con i nostri, il latte vaccino contiene quel forte carico di fattori di crescita, ovvero quelli di cui si nutrono i tumori, insieme agli zuccheri e all’ossigeno.
Così, se una persona che ha in atto una malattia tumorale, specialmente se di tipo ormonosensibile, continua a consumare latte, formaggi e yogurt nell’illusione di fare bene, la crescita del male aumenterà la velocità della sua corsa e della sua aggressività, trovando in quei cibi il sostentamento preferito.
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Così Maria Rosa Di Fazio, oncologa, Responsabile del Servizio di Oncologia Medica del centro medico internazionale SH Health Service di San Marino dove applica e porta avanti il metodo del Prof. Philippe Lagarde, luminare francese di fama mondiale (la sua casistica di migliaia di pazienti in più di 30 anni di esperienza ha dato lunghissime sopravvivenze in soggetti che partivano già metastatici e numerosi casi di risposte complete di malattia a distanza di anni).
I tumori ormonosensibili più diffusi e noti sono quelli della mammella, dell’ovaio nella donna, della prostata nell’uomo e quelli tiroidei in entrambi i sessi. Sono, purtroppo, in preoccupante aumento anche in soggetti giovani e le cause possono essere plurime.
Spesso ai malati di tumore viene detto di continuare a mangiare tranquillamente di tutto senza problemi e senza negarsi nulla.
Non è così.