Capacità antitumorale dell’Artemisia Annua

Capacità antitumorale dell’Artemisia AnnuaDurante la guerra del Vietnam la farmacologa cinese Youyou Tu isolò l’artemisinina dalle foglie dell’Artemisia annua (assenzio), una pianta medicinale utilizzata da millenni nella Medicina Tradizionale Cinese per la cura di diversi disturbi. Il composto fu chiamato Qinghaosu e solo in seguito divenne noto in occidente come Artemisinina diventando il farmaco di prima linea per il trattamento della malaria.
Fu una scoperta fondamentale che, però, è stata riconosciuta dalla comunità internazionale solo molti anni dopo, nel 2015, con il premio Nobel per la Medicina ricevuto dalla ricercatrice all’età di 84 anni.  

 

Oggi l’artemisinina, non solo è considerata come il trattamento più potente contro la malaria, negli ultimi anni svariate ricerche hanno evidenziato che possiede anche un’importante attività antitumorale.
Inoltre, è stato osservato che i derivati ​​dell’artemisinina – come la diidroartemisinina (DHA), l’artemeter (ATM), l’arteetere, l’artemisone e l’artesunato (AS) – sono più potenti dell’artemisinina stessa possedendo una serie di proprietà antitumorali, ad esempio l’inibizione della proliferazione delle cellule tumorali, la promozione dell’apoptosi, l’induzione dell’arresto del ciclo cellulare tumorale, l’inibizione dell’invasione cellulare e delle metastasi, la prevenzione dell’angiogenesi, l’alterazione delle reazioni di danno ossidativo, l’interruzione del percorso di segnalazione del cancro e la regolazione del microambiente tumorale.
Grazie a tutte queste proprietà, i composti correlati all’artemisinina stanno diventando sempre più interessanti per l’industria farmaceutica specializzata in farmaci chemioterapici, probabilmente anche perché è stato visto che hanno solo lievi effetti collaterali sulle cellule sane mentre, invece, hanno dimostrato di essere in grado di superare la resistenza multi-farmaco, una problematica ampiamente osservata nei pazienti oncologici.

 

Tra i vari lavori scientifici che hanno evidenziato l’eccellente efficacia dell’artemisinina e dei suoi derivati ​​nella lotta contro vari tipi di linee cellulari tumorali, segnalo un’interessante revisione degli studi che mostra una panoramica significativa dell’attività antineoplastica di questa sostanza, ad esempio nei confronti del cancro al seno, al fegato, ai polmoni, al colon-retto e anche nei riguardi di un tipo di cancro che colpisce le cellule del sangue: la leucemia.
Il Cancro fa paura perché è in continuo aumento e le terapie oncologiche convenzionali (chemioterapia, chirurgia e radioterapia) non solo hanno un’efficacia limitata, ma spesso i pazienti rischiano la vita, in particolare la salute del cuore, proprio per le conseguenze avverse delle cure intraprese.
Sapere che un aiuto potente può arrivare dalla natura è importante e, fortunatamente, i medici che lavorano con un approccio integrato e aperto anche alle medicine tradizionali ci sono: il dottor Ivano Hammarberg Ferri, oncologo, specialista anche in Microimmunoterapia, Omeopatia e Omotossicologia, è uno di questi.

 

A chi desidera approfondire l’argomento, consiglio la visione di QUESTO VIDEO in cui Hammarberg Ferri è ospite di una trasmissione dell’emittente televisiva regionale Telecolor dedicata alla salute con il Dottor Andrea Passini, dottore in Tecniche di Neurofisiopatologie, in Scienze Farmaceutiche applicate e Tecniche erboristiche. Insieme illustrano le proprietà antitumorali ed antinfiammatorie della pianta di Artemisia Annua e del suo principio attivo, l’artemisinina.
Nel corso dell’intervista è anche riportato il caso di Amedeo Gioia, affetto da un cancro alla vescica in stato avanzato, inoperabile, a cui i medici avevano dato tre mesi di vita, ma che dopo alcune settimane di assunzione di preparati a base di artemisia è completamente guarito.
Oltre al caso di Amedeo Gioia, il dottor Hammarberg Ferri riferisce anche altri casi di pazienti guariti, o migliorati, facendo oncologia integrata con Artemisia Annua (a cui, in certe situazioni, sono state associate altre sostanze naturali, come ad esempio la curcumina e l’astragalo). I risultati migliori – è spiegato nel video – sono stati ottenuti con persone affette da cancro alla vescica, alla prostata e all’ovaio.