Un esperimento condotto su 54 studenti universitari ha mostrato che utilizzare ChatGPT per l’elaborazione scritta di saggi è servito a semplificare il lavoro in termini di tempo e sforzo, ma ha anche provocato una diminuzione fino al 55% della connettività cerebrale rispetto a chi invece ha scritto usando solo il cervello senza supporti esterni.
Gli studenti sono stati divisi in tre gruppi:
– il primo con scrittura esclusivamente tramite ChatGPT
– il secondo che si è limitato all’utilizzo dei motori di ricerca
– e il terzo che si è dedicato alla scrittura senza alcun supporto esterno.
Nell’arco di quattro mesi i ricercatori hanno potuto osservare che coloro che si erano serviti dell’intelligenza artificiale hanno costantemente ottenuto risultati inferiori a livello neurale, linguistico e comportamentale.
“Questi risultati” – si legge nell’abstract dello studio – “sollevano preoccupazioni sulle implicazioni educative a lungo termine dell’affidamento agli LLM e sottolineano la necessità di un’indagine più approfondita sul ruolo dell’IA nell’apprendimento”.