Meno vitamina D, più incidenza di COVID-19

Vit D e COVID-19Ricorda che bassi livelli sierici di vitamina D sono associati in modo statisticamente significativo al rischio di infezione da COVID-19.
“Tredici studi hanno fornito i dati di 14.485 partecipanti […]. I livelli medi di vitamina D nei pazienti SARS-CoV-2 negativi erano 17,7 mg/mL […] rispetto ai 14,1 ng/mL dei pazienti positivi (Differenza Media di 3,93 ng/mL)”. Così il Cardiology Journal che fa riferimento a una revisione sistematica e una meta-analisi dell’effetto dei livelli di vitamina D sull’incidenza di COVID-19.
 
Questo significa che –adesso che è finita la stagione estiva e ci avviamo verso quella più fredda – è indicata la supplementazione anche perché questa vitamina, per la sua capacità di modulare il sistema immunitario, è un fattore determinante per la nostra salute in generale, non solo per la risposta alle infezioni. L’importante, come dico sempre, è ricorrere agli integratori giusti e prenderli nelle modalità corrette.
 
Cliccando QUI è possibile trovare l’intervista fatta un anno fa al dottor Massimo Orlandini, esperto in materia. Contiene molte informazioni utili anche in merito a dosaggi e tempi di assunzione.