L’autorevolezza delle fonti fa la differenza

Prof Luc Montagnier Firenze 12.08.2021Il professor Luc Montagnier, medico, biologo e virologo francese, insignito del premio Nobel nel 1983 per aver scoperto il virus dell’HIV insieme alla collega Françoise Barré-Sinoussi ha preso parte, lo scorso 12 agosto a Firenze, a un incontro promosso dalle associazioni “Atto Primo. Salute, ambiente, Cultura” e “Ippocrateorg” .

 

Solo alcuni giornalisti selezionati sono stati ammessi alla conferenza stampa.
Lo scienziato, nonostante l’età avanzata e il caldo torrido, ha risposto con lucida determinazione alle nostre domande, spaziando dai possibili effetti collaterali degli attuali farmaci sperimentali tanto pubblicizzati (che ha definito “miscele di composti di biologia molecolare che possono essere dei veri e propri veleni”) ai metodi alternativi di cura che, ha ripetuto più volte, “ci sono e, se somministrati all’inizio dell’infezione, possono portare alla guarigione”.

 

Le associazioni promotrici e lo stesso premio Nobel hanno più volte ribadito che la loro posizione non può essere definita “no vax” in modo superficiale e denigratorio – come è ormai di moda fare con chiunque provi a sostenere qualcosa di diverso rispetto alla narrazione ufficiale – ma, piuttosto, vuole essere un invito alla riflessione sull’obbligatorietà del trattamento (al momento solo per gli operatori sanitari) sulla base della dichiarata mancanza di studi sperimentali che ne possano garantire efficacia e sicurezza e che compromette il necessario consenso informato, circostanza questa gravissima.

 

SEGUE IL LINK all’articolo scritto con il collega Jacopo Brogi che contiene alla fine la trascrizione integrale degli interventi più interessanti della conferenza stampa:

 

Lo scienziato Montagnier sulla vaccinazione di massa: “l’Uomo sta lavorando alla propria scomparsa”

 

Buona lettura!