Due accorgimenti per ottenere il meglio dalla frutta secca oleosa

Due accorgimenti per ottenere il meglio dalla frutta secca oleosaNoci, nocciole, mandorle, pistacchi, pinoli, anacardi, noci macadamia e brasiliane compaiono sulle nostre tavole soprattutto nel periodo delle festività natalizie, in realtà la frutta secca oleosa andrebbe mangiata ‌tutti i giorni perché in grado di migliorare tanto la nostra salute.

 

Infatti, se non si esagera nella quantità (30g/die è la dose giornaliera in genere suggerita), i suoi nutrienti ottimizzano la capacità dei vasi di rilassarsi, proteggono il colesterolo dall’ossidazione, riducono la formazione di trombi e spengono l’infiammazione. 

 

Un paio di accorgimenti:

 

  1. Mettere in ammollo la frutta secca per circa 12 ore prima di consumarla

Come i cereali e i legumi, anche noci, mandorle e semi oleosi contengono inibitori enzimatici naturali che, sebbene utili per impedire una germinazione prematura, possono rendere più difficile la digestione per il nostro organismo.  L’acqua neutralizza gli inibitori enzimatici e favorisce la produzione di enzimi benefici che, a loro volta, aumenteranno la biodisponibilità di vitamine, in particolare quelle del gruppo B, e renderanno i minerali più facilmente assimilabili.

 

  1. Scegliere frutta secca italiana

Purtroppo, la frutta secca, come i cereali, è attaccabile dalle muffe, di conseguenza, se arriva dai paesi extraeuropei, potrebbe più facilmente contenere aflatossine.