Primavera, tutto si risveglia e tu?

orsoIn PRIMAVERA le giornate si allungano, la natura si risveglia, animali e piante riprendono gradualmente vigore, mentre molte persone si sentono stanche e prive di forza. È l’astenia del cambio stagione che comporta anche sonnolenza durante il giorno, difficoltà a concentrarsi e irritabilità.

Il passaggio all’ora legale non aiuta l’organismo di chi ha poca vitalità a causa di un’alimentazione non adeguata e certo influisce anche lo sbalzo di temperatura dal momento che il nostro corpo deve reagire a stimoli contrastanti nell’arco nella stessa giornata in cui è freddo al mattino e alla sera e invece più caldo verso pranzo e il primo pomeriggio. Un altro fattore che può contribuire alla  sensazione di spossatezza sono le tossine accumulate nel corso dei mesi invernali.

 

COME AFFRONTARE QUESTO MOMENTO?

 

Prima di tutto è necessario assumere un’adeguata quantità di ACQUA che, per essere veramente salutare, deve avere determinate caratteristiche (puoi approfondire l’argomento cliccando su questo  precedente post: “Che acqua bevi?”).

 

In secondo luogo per affrontare al meglio il calo tipico di questo periodo serve un poco di accortezza nell’ALIMENTAZIONE.

 

In sintesi sarebbe bene evitare tutti gli alimenti che rallentano i processi digestivi,  cibi “ingolfanti” tipo creme, mascarpone, panna montata, formaggi grassi, patate, carboidrati raffinati (cioè pane, pasta, dolciumi e altri prodotti da forno realizzati con farina 0 e 00), carni rosse e di maiale,  affettati, salse troppo elaborate, cibi fritti e ricchi di additivi (coloranti, addensanti, edulcoranti, stabilizzanti, aromatizzanti e conservanti). Tolgono vitalità anche i frutti di importazione (come quelli esotici che vengono raccolti immaturi e subiscono lunghi trasporti), gli alcolici e le bibite zuccherate (anche light).

 

Invece puoi ritrovare slancio ed energia con una dieta ricca di:

  • verdura di stagione (se proveniente da coltivazioni in cui non è stato fatto uso di pesticidi, fertilizzanti, antiparassitari, farmaci di sintesi chimica). Di particolare beneficio in questo periodo: rucolatarassacocarciofosedano.
  • germogli (in commercio ne esistono di vari tipi già pronti: di soia, grano, alfa-alfa, crescione e orzo, ma la cosa migliore e farseli da soli a casa). Vanno consumati freschi, sono facilmente digeribili e concentrano in sé tutta la forza embrionale della pianta. Sono capaci di stimolare il naturale processo di depurazione dell’organismo e di potenziarne le difese naturali. Li puoi aggiungere alle solite insalate, 1 manciata almeno 3 volte a settimana.
  • uova (provenienti da galline che vivono bene, libere di razzolare all’aperto, che sono state nutrite con mangimi naturali, senza OGM e senza sostanze che aumentano la crescita o l’appetito). Demonizzate per molto tempo, in realtà gli ultimi studi ne sdoganano il consumo anche giornaliero, attenzione però a evitarle ‘fritte’ o a consumarle in preparazioni che richiedano l’utilizzo di oli in cottura, poiché questi con il calore si trasformano in grassi trans, il cui ruolo nell’aumento del rischio cardiovascolare è invece rilevante e indiscusso.
  • olio extravergine di oliva e olio di lino (da utilizzare a crudo sui piatti).
  • olio di germe di grano (rigenera il sistema nervoso, ne basta 1 cucchiaino al dì).
  • insalate di campo (sto parlando, per esempio, del tarassaco, dell’ortica, della cicoria, della podagraria, dell’acetosella, dell’achillea, della pratolina, della portulaca e di molte altre preziose erbe che agiscono stimolando il fegato e tutto il ricambio, vanno però raccolte in luoghi lontani da strade trafficate e fonti di inquinamento).
  • legumi meglio se freschi o secchi (lasciati in ammollo per almeno una notte); invece quelli che troviamo precotti in lattina o barattolo sono meno digeribili e possono dare qualche fastidio in più all’intestino. Attenzione perché, se è vero che possono rappresentare una fonte di proteine, allo stesso modo i legumi lo sono anche – e in maggior proporzione di carboidrati – quindi è preferibile abbinarli a verdure e ad altre buone fonte proteiche (ad esempio pesce o uova) piuttosto che a cereali.
  • cereali integrali in chicchi (preferire quelli senza glutine: teff, sorgo, quinoa, amaranto, grano saraceno, miglio, riso). Non esagerare però con il consumo nel pasto serale, anzi in caso di certe patologie e con l’avanzare dell’età, è meglio evitare cereali e farinacei a cena (tendono ad alzare il colesterolo, la glicemia, la pressione e il peso).
  • pesce (in particolare quello azzurro ricco di Omega 3, optare per quello di piccola taglia e fare attenzione alle zone di pesca).
  • semi di sesamo, girasole, zucca, papavero, canapa non tostati e non salati, masticati bene, altrimenti meglio polverizzarli con un macinacaffè elettrico subito prima dell’utilizzo (facendo attenzione a non farli girare troppo perché, se si riscalda eccessivamente il tritato, si rischia di alterarne le proprietà).
  • alghe (piccole quantità, 2-3 volte a settimana, forniscono nutrienti chiave quali proteine, ferro, calcio, folati e acidi grassi insaturi; preferire sempre quelle bio, di provenienza atlantica, bretoni o irlandesi, dato che lo iodio contenuto nelle alghe giapponesi potrebbe essere radioattivo).
  • erbe aromatiche (straordinariamente preziose, permettono di limitare l’apporto di sale consentendo comunque di preparare dei piatti saporiti e gustosi). Secondo la medicina antroposofica sono apportatrici di luce e calore e valorizzano notevolmente l’alimentazione dal momento che oggi la maggior parte dei cibi è carente di queste “forze primordiali” a causa della mancanza delle giuste cure al terreno nel corso della coltivazione e a seguito dell’inadeguata lavorazione di verdure, cereali e legumi durante i processi industriali.

 

Alimentarsi bene è fondamentale per combattere la stanchezza primaverile e ritrovare leggerezza. Qui però mi sono limitata a dare dei consigli generici, ogni persona è unica e un buon lavoro naturopatico deve necessariamente contemplare suggerimenti personalizzati, cioè adatti al terreno costituzionale di ogni individuo.

 

Ci sarebbero invece TRE PROPONIMENTI (validi per tutti) da realizzare con impegno affinché la rinascita  possa espletarsi nella sua totalità, non sia cioè solo esterna ma anche interna:

 

  • MOVIMENTO
    Non è necessario fare grossi sforzi: mezz’ora giornaliera di cammino a passo sostenuto è sufficiente ad ottenere la maggior parte dei benefici. Molto meglio, infatti, fare un po’ di esercizio ogni giorno che una stressante attività saltuaria.
    L’attività fisica svolta regolarmente migliora il tono muscolare e la salute del cuore, rafforza le ossa e mantiene elastiche le articolazioni, aiuta a regolarizzare la pressione arteriosa, riduce il colesterolo cattivo e tiene sotto controllo i valori di glucosio nel sangue. Il movimento, inoltre, fa bruciare grassi alleggerendo i punti critici, rafforza il sistema immunitario e scioglie stanchezza e tensioni agevolando il buonumore.

 

  • CURA DI UN PICCOLO SPAZIO VERDE
    Può essere il tuo giardino. Oppure dei vasi sul balcone o sul davanzale della cucina.
    Dedicare del tempo a prendersi cura del proprio fazzoletto di terra, godere dei colori e dei profumi della natura, rilassa, fa bene a cuore e mente.
    Non a caso da qualche tempo viene applicata la cosiddetta ‘ortoterapia’ in luoghi in cui c’è necessità di recuperare un rapporto sereno con se stessi e con gli altri, ad esempio nelle carceri, nelle scuole, in alcuni ospedali o luoghi di lavoro.
    Se poi riesci a coltivare utilizzando sementi bio ed evitando sostanze chimiche di sintesi, avrai davvero un angolino green salutare che ti ripagherà di tutto l’impegno e l’amore che gli hai rivolto.

 

  • LETTURA
    Possibilmente, in questo momento storico così pesante, scegli libri che possano sollevare il tuo tono emozionale. Cerca un posto tranquillo dove poter stare senza essere disturbato/a, siediti comodo/a e dedica almeno 20 minuti al giorno ad un buon libro: è una parentesi magica in cui non devi realizzare nulla di produttivo, è un tempo in cui i sensi sono rilassati e i pensieri vagano in modo creativo, quindi il tuo spirito può imparare molte cose mentre il corpo, riposando, avrà numerosi benefici (gli ormoni da stress calano, la respirazione diventa più profonda, la pressione del sangue tende a normalizzarsi, il sistema immunitario si ricarica).

 

Nel concludere c’è da dire che IN CERTI CASI l’alimentazione e i cambiamenti in merito alle abitudini relative allo stile di vita possono non essere sufficienti, da soli, a sopperire velocemente alla stanchezza del cambio stagione.

 

Alcuni RIMEDI NATURALI allora possono rivelarsi un valido supporto per aiutare l’organismo a ritrovare il massimo della sua efficienza. È infatti possibile trarre giovamento dall’assunzione di estratti di piante dalle virtù tonico-adattogene come l’eleuterococco, il ginseng, la schisandra, la damiana, la rodiola, l’ashwagandha (Withania somnifera) e l’astragalo oppure da integratori naturali a base di alcuni minerali o di specifiche vitamine. Anche il polline e l’ olivello spinoso possono offrire un valido supporto e sono adatti persino agli organismi più delicati. Tra i funghi medicinali, invece, il più indicato è il reishi (Ganoderma lucidum) perché tonifica la vitalità in toto (è un rimedio adatto a tutti i terreni e le costituzioni che hanno perso organizzazione e precisione nella risposta ed è prezioso per la sua capacità modulante tanto che è stato definito “il fungo dell’immortalità”, è da evitare però se si stanno assumendo antipertensivi e anticoagulanti).

I consigli, anche nel caso degli integratori, andranno sempre personalizzati e quindi saranno necessariamente diversi da persona a persona, ogni pianta/erba/sostanza naturale, infatti, ha delle particolari qualità energetiche (oltre che materiali) che la rendono più adatta ad alcuni individui e meno ad altri.

 

CONCLUDENDO, ritrovare vigore in questo passaggio stagionale è possibile. La natura si è già risvegliata e anche tu puoi dare il via a un nuovo inizio in barba a tutte le attuali restrizioni.
Qui ho dato alcuni semplici suggerimenti (senza pretesa di esaustività), ma adesso il grosso del lavoro dipende da te. Per vedere dei risultati, infatti, il LAVORO deve diventare REALE perché si possono anche sapere tante cose e tuttavia non avere la volontà di cambiare nulla della propria vita, nemmeno un piccolo comportamento.

Solo chi lavora su se stesso può realmente creare una libertà interiore sempre meno dipendente dall’esterno. E questo è un passaggio fondamentale per la conquista della vera libertà.