Riscoprire il legame con gli alberi per rafforzare la salute individuale e collettiva

Riscoprire il legame con gli alberi per rafforzare la salute individuale e collettiva“Sai che gli alberi parlano? Sì, parlano. Parlano l’uno con l’altro, e parlano a te, se li stai ad ascoltare. Ma gli uomini bianchi non ascoltano. Non hanno mai pensato che valga la pena di ascoltare noi indiani e temo che non ascolteranno nemmeno le altre voci della Natura. Io stesso ho imparato molto dagli alberi: talvolta qualcosa sul tempo, talvolta qualcosa sugli animali, talvolta qualcosa sul Grande Spirito.”
È la frase attribuita al capo indiano Sioux Tatanka Mani (Bisonte che Cammina). Qualcosa di simile aveva scritto San Bernardo da Chiaravalle nel XII secolo: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce t’insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà.”

 

Davvero è così, GLI ALBERI INSEGNANOInnanzitutto la pazienza e la determinazione: crescono a un ritmo molto lento e riescono ad oltrepassare i terreni più ostili per andare alla ricerca del nutrimento necessario. Inoltre insegnano la cosa più importanteche siamo individui, ma siamo anche parte di un tutto e quindi che è importante vivere in armonia con quello che ci sta intorno.
In Natura tutto è in relazione e si tratta di relazioni che alla fine creano un equilibrio a cui, però, noi esseri umani stiamo sempre più sfuggendo distaccandoci e disconnettendosi da essa e anche tra di noi. Infatti, siamo solo apparentemente sempre più collegati da internet e dai social, in realtà fatichiamo molto a creare una vera unità. E ci risulta difficile perché, appunto, ci siamo allontanati dalla natura. La maggior parte di noi, soprattutto chi vive in città, non sa nemmeno i nomi dei fiori, delle erbe, degli alberi, non ne conosce le proprietà, non sa capirne lo stato di salute, l’età. Tantomeno prova un reale sentimento di rispetto verso quelle che, invece, sono creature sensibili.

 

Sensibili sì. E anche intelligenti. Ci sono numerosi studi condotti da Università e Istituti di Ricerca Internazionali che hanno evidenziato che GLI ALBERI COMUNICANO fra loro, con i microbi e i funghi che assistono le loro radici, con gli insetti utili e dannosi, con i grandi animali e anche con noi umani …se solo ci mettessimo in ascolto. È stato perfino provato che nella punta delle radici di ogni pianta si trovano strutture simili a quelle presenti nel cervello umano. Gli alberi, dunque, sanno cooperare fra stessa specie e specie diverse. Sia nella parte aerea che in quella sotterranea si scambiano informazioni di continuo, prendendo decisioni per contrastare situazioni difficili e mettere in atto comuni strategie di sopravvivenza. 

 

Proprio quello che noi non sappiamo fare. Recuperare un legame con le piante, osservarle, imparare a conoscerle e amarle, allora, potrebbe essere utile per trovare la giusta ispirazione. E può essere anche un modo per ritrovare noi stessi, riequilibrarci e rafforzare la salute individuale, oltre che quella collettiva. Gli alberi, infatti, sono fonte di benessere sia per il pianeta che per ciascuno di noi. Non a caso la medicina giapponese da molti anni consiglia i cosiddetti bagni di foresta perché ha appurato che quando le persone passano ore in mezzo alle foreste o ai boschi diminuisce il cortisolo (che è il principale ormone dello stress), migliorano i valori della pressione arteriosa e si rafforza il sistema immunitario. Anche un’ora di cammino in un bosco è sufficiente per riscontrare dei benefici effetti fisiologici e, chiaramente, periodi più lunghi possono avere un impatto significativo su varie patologie.