Quelle particolarità che ti rendono ‘particolare’

L’altro giorno ho incontrato una signora che l’anno scorso si era rivolta a me per una consulenza naturopatica. Soddisfatta dei risultati ottenuti, mi ha comunicato che aveva iniziato a far seguire anche alla figlia gli stessi consigli che le avevo dato. 

Ho dovuto impiegare un po’ di tempo per farle capire che le indicazioni suggerite a lei, signora cinquantenne, non potevano essere del tutto applicabili alla figlia ventenne. 

Infatti, al di là dell’età, siamo tutti differenti e non esistono consigli alimentari o comportamentali che siano adatti a tutti. Ciascuno di noi ha un vissuto diverso per ciò che riguarda la salute e le abitudini. Per non parlare degli specifici requisiti biochimici che sono innati. 

 

In Naturopatia si parla di ‘TERRENO’ proprio per indicare l’insieme delle peculiarità morfologiche e metaboliche dell’individuo (che dipendono dalla sua costituzione, cioè dal patrimonio genetico) e l’insieme delle sue predisposizioni (che sono il risultato dell’interazione tra i suddetti fattori ereditari e lo stile di vita). 

Il terreno, cioè, è dato dalla somma di tutti questi elementi. Ne deriva che ognuno di noi ha caratteristiche che lo rendono particolare, unico e diverso da tutti gli altri. Così, al di là degli attributi costituzionali, qualcuno si nutre bene, qualcun’altro invece potrà avere carenze alimentari a causa di una dieta squilibrata; alcuni di noi sono capaci di assimilare le sostanze nutritive in maniera efficiente, altri invece potranno avere un apparato digerente indebolito; alcuni avranno accumulato delle sostanze tossiche in seguito all’uso di cibi industriali, farmaci ed esposizione a sostanze inquinanti, invece è possibile che altri non abbiano di questi problemi. 

Solo per fare alcuni esempi, giusto per capire che abbiamo delle specificità che ci rendono unici fin dalla nascita e che, inoltre, reagiamo in modi diversi a eventi, cibi, persone, sostanze, malattie…

 

Compito del Naturopata è appunto valutare la costituzione e le abitudini della persona in relazione allo spazio e alla realtà sociale in cui vive, esaminare eventuali predisposizioni agli squilibri o disarmonie già in atto e dare informazioni sui principi della sana alimentazione, sui rimedi naturali, sulle pratiche igieniche, sull’attività fisica, sulle tecniche di rilassamento e di respirazione e su tutto ciò che concorre al riequilibrio e al potenziamento delle risorse fisiche, psichiche ed emozionali dell’individuo. 

In pratica il naturopata si adopera per educare ad uno stile di vita salubre e per stimolare in maniera dolce e non invasiva le capacità di autodifesa, autoregolazione e autoguarigione che sono insite in ognuno di noi, ma che spesso vengono meno a causa di abitudini di vita scorrette, inquinamento, stress, alimentazione errata o ritmi frenetici quotidiani. 

 

In ogni persona, anche in chi non sta bene, c’è sempre un nucleo di salute ed è a questa forza vitale che ogni organismo possiede che si rivolge il lavoro naturopatico: se la forza vitale viene adeguatamente rafforzata, l’individuo può vivere in modo migliore e rapportarsi più efficacemente con i propri problemi. 

E come si rafforza il terreno, facendo quindi emergere la forza vitale? 

Gli strumenti a disposizione del Naturopata sono molti e andranno sempre ponderati e scelti per ogni singola persona che non solo andrà considerata nella sua individualità, ma anche nella sua globalità. 

Come infatti diceva il dottor Edward Bach, la salute è la completa e armonica unione di anima, mente e corpo. Ogni disturbo, seppur a carico di una sfera specifica dell’organismo, andrà quindi sempre letto in una visione olistica che tiene contemporaneamente in considerazione tutti gli apparati e tutti gli aspetti dell’essere umano.