Ciò che è lecito fare

Ciò che è lecito fareÈ morto il primo destinatario di trapianto di rene di maiale geneticamente modificato. È deceduto quasi due mesi dopo essersi sottoposto alla procedura, all’età di 62 anni.
L’operazione era avvenuta al Massachusetts General HospitalI e i chirurghi, al momento dell’intervento, avevano affermato di ritenere che il rene di maiale sarebbe durato almeno due anni.
Non è stato così e anche due uomini che avevano ricevuto trapianti di cuore da maiali sono morti entro pochi mesi.

 

Lo xenotrapianto, ovvero il trasferimento di cellule, tessuti e organi da animali a persone, si è rivelato più volte un sistema fallimentare perché il sistema immunitario umano rigetta e distrugge il materiale animale ricevuto che considera estraneo.
Recentemente sono stati coinvolti maiali che sono stati modificati in modo che i loro organi siano più simili a quelli umani, ma ugualmente i tentativi si sono dimostrati fallimentari.

 

Al di là degli aspetti scientifici (non c’è solo il rigetto, ma anche la possibilità di trasmissione di agenti infettivi da una specie all’altra) lo xenotrapianto solleva anche questioni che richiedono considerazioni di natura teologica, antropologica, psicologica ed etica.
È, dunque, una tematica delicata che chiama in causa i limiti di ciò che è lecito fare, a fronte di capacità tecniche che appaiono pressoché senza limiti.

 

Non tutto ciò che si può fare deve necessariamente essere fatto (questo non riguarda solo le ricerche con gli animali) e in questo fondamentale equilibrio tra potere e dovere si dovrebbe giocare la rilevanza e l’efficacia della valutazione etica di ogni scelta in campo di salute.