Eccesso di sale e Alzheimer

Che troppo sale faccia male alla salute è risaputo, basti pensare all’ipertensione. 

Non si sapeva invece che un eccesso di cloruro di sodio causa il declino cognitivo. 

La preoccupante scoperta è stata fatta dal team del celebre scienziato italiano trapiantato in Usa Costantino Iadecola, del Weill Cornell Medical College di New York. 

Lo studio ha appunto rivelato che una dieta estremamente saporita provoca nei topolini una carenza di ossido nitrico che è vitale per una corretta vascolarizzazione del cervello. Quando i livelli di quest’ultimo sono troppo bassi, si verificano cambiamenti chimici importanti nella proteina tau che si accumula in depositi patologici all’esterno dei neuroni agevolando lo sviluppo del morbo di Alzheimer.

 

Ovviamente sono necessarie ulteriori ricerche per capire se i risultati possono essere validi anche nell’uomo, tuttavia identificano un percorso che suggerisce di evitare di mangiare troppo saporito per preservare la funzione cognitiva. 

Attenzione, però, perché spesso non è il sale aggiunto mentre cuciniamo a casa a determinare l’eccesso. 

Il 60-70% di sodio consumato è ‘nascosto’ infatti nei cibi processati, nei piatti pronti, in quelli che mangiamo al ristorante e nei fast food  o che portiamo a casa già preparati.

 

Dunque come sempre occhio alla spesa. 

Anche il cervello ringrazierà. 

E quando devi salare tu, scegli di utilizzare un buon sale (senza esagerare). 

Informazioni utili a riguardo le trovi in questo mio precedente articolo Sale: poco e buono”.