Perdite imbarazzanti

La perdita involontaria di urina può riguardare tanto le donne che gli uomini.

Nelle donne l’incontinenza urinaria si può manifestare a causa dei cambiamenti fisici dovuti alla gravidanza, al parto e alla menopausa.

Negli uomini invece può accadere per la prostata ingrossata o dopo l’intervento di rimozione della stessa.

Sia gli uomini che le donne possono soffrirne per via della stitichezza o a causa di infezioni del tratto urinario oppure in seguito a patologie che alterano la funzionalità nervosa.

Anche alcuni farmaci come i sedativi, i diuretici, gli antidepressivi e quelli per l’ipertensione possono influire sulla funzione vescicale.

 

C’è da dire che di per sé l’incontinenza non è una malattia ma un segnale che indica l’esistenza di un problema che può e deve essere curato. Una chiacchierata con il proprio medico di fiducia sarà utile per identificarlo.

Dunque è questa la prima cosa da fare: sottoporre la questione al dottore per una corretta diagnosi perché la maggior parte delle situazioni possono essere curate completamente o, se non altro, controllate (la cura dipenderà dalla valutazione delle cause scatenanti).

Invece molti, per imbarazzo, evitano di parlare di questo disturbo e questo comporta varie complicazioni sia a livello fisico che comportamentale.

 

Ad esempio in passato mi è capitato di conoscere una  signora che soffriva di continue irritazioni cutanee ai genitali per la macerazione della pelle causata dalla perdita di urina. Questa donna nelle occasioni sociali si tratteneva addirittura dal ridere per il timore di quello che sarebbe potuto accadere. Alla fine, seppur ancora giovane e piacente, aveva finito per limitare di parecchio la sua vita attiva e non usciva quasi più di casa.

Oggi sta bene e ha risolto tutti i suoi problemi solamente cambiando lo stile di vita, eliminando alcuni alimenti e imparando a rafforzare il muscolo pubo-coccigeo (quello del pavimento pelvico, situato vicino ai genitali) attraverso alcuni semplici esercizi.

Alcune piante l’hanno aiutata a tonificare lo sfintere vescicale, mantenendo disinfiammata tutta la zona circostante.

Le cause scatenanti la sua incontinenza non erano gravi  ed è stato sufficiente suggerirle un paio di integratori naturali e di cambiare alcuni comportamenti perché vedesse un miglioramento netto dei suoi sintomi.  

 

Non  sempre è così ovviamente, a volte le motivazioni che stanno alla base di questo disagio sono più serie e l’alimentazione, i fitoterapici e le tecniche comportamentali non bastano a risolvere. È invece necessario ricorrere a farmaci, ad apparecchiature o alla chirurgia e questi sono tutti interventi di stretta pertinenza medica.

Però, anche quando è così, è comunque utile integrare le cure mediche con l’approccio naturopatico che è volto ad educare a stili di vita salutari e a rafforzare il terreno costituzionale della persona e quindi le sue risorse fisiche, mentali ed emozionali.

Il che è sempre positivo perché se la forza vitale viene adeguatamente rafforzata l’individuo può vivere in modo migliore e rapportarsi più efficacemente con i propri problemi.