Quando le gambe non vogliono stare ferme

Hai presente quando hai difficoltà ad addormentarti perché non ti riesce a tenere ferme le gambe?

A me è capitato qualche volta durante la gravidanza e le cause possono essere tante: l’ansia, la stanchezza, lo stress, alcune carenze nutrizionali (ad esempio di ferro).   

Si tratta di un disturbo che sembra collegato ad alterazioni della chimica cerebrale che interessano i segnali inviati agli arti e anche l’assunzione eccessiva di caffeina o nicotina possono incidere.

 

Un pronto soccorso immediato è il massaggio delle gambe. Bisogna accarezzare le cosce dal ginocchio all’anca e darsi dei bei pizzicotti. La muscolatura del polpaccio, invece, va presa a pinza con la mano e tirata, come a cercare di scollare dolcemente i muscoli dall’osso.  

C’è poi un esercizio che, se eseguito quotidianamente con regolarità, può essere di aiuto.

Ci si mette sdraiati supini su un tappetino a terra e si stendono le punte dei piedi poi, inspirando lentamente, si porta il ginocchio destro al petto e si trattiene per qualche secondo con le braccia dopodiché, espirando, si allunga la gamba e si riporta piano a terra.

Ripetere con l’altra gamba e poi rifare tutto l’esercizio altre tre volte.

Si termina portando entrambe le gambe al petto insieme e rimanendo a respirare in posizione per un poco.

 

Molti fenomeni nervosi di ipereccitabilità muscolare possono essere equilibrati da un giusto apporto alimentare di magnesio, calcio, selenio e vitamine. Ad esempio se la causa è la carenza di ferro è utile aumentare l’apporto di vitamina B9 (acido folico) che si trova in tutte le verdure verdi a foglie.

Prima di ricorrere agli integratori, infatti, è bene verificare che la propria alimentazione sia corretta, cioè composta da alimenti di importanza nutrizionale qualitativa e un naturopata esperto in questo può esserti di aiuto.

 

Nel caso invece che sia necessario ricorrere agli integratori (perché in quel momento l’alimentazione non basta da sola a sopperire la carenza del nutriente oppure perché bisogna potenziare il benessere in determinati ambiti organici attraverso una pianta, un’erba, un fiore o altro), questi andranno scelti con molta attenzione: sempre naturali e di qualità,  il che vuol dire il più possibile privi di conservanti, coloranti, aromi ed edulcoranti.

In questo modo i principi assunti non saranno mai tossici e non andranno ad appesantire gli organi emuntori. Ovviamente se consumati nella quantità adeguata e per il periodo di tempo conveniente.

Puoi approfondire l’argomento cliccando su questo mio precedente post “I migliori integratori”.