Curcuma, Boswellia e Vitamina D per l’osteoartrosi della mano

Curcuma, Boswellia e Vitamina D per l'osteoartrosi della manoUno studio clinico evidenzia l’efficacia di Curcuma, Boswellia e Vitamina D nell’alleviare i sintomi dei pazienti con artrosi della mano.
Lo studio si è basato su 232 persone affette da osteoartrosi, un disturbo muscolo-scheletrico doloroso senza cura risolutiva, le quali hanno ricevuto una prescrizione per un trattamento di 3 mesi (2 capsule a colazione e 2 a cena) con un integratore alimentare contenente Curcuma longa, Boswellia serrata e Vitamina D (ogni cp conteneva 89 mg di estratto di rizoma di Curcuma bio-ottimizzato contenente 72 mg di curcumina, 120 mg di Boswellia serrata resina contenente 78 mg di acidi boswellici e 1,8 µg di vitamina D corrispondenti a 72 UI).

 

Durante il periodo di trattamento i punteggi del dolore sono diminuiti significativamente e anche il numero delle articolazioni dolorose, inoltre c’è stata un’importante riduzione dell’impiego di FANS e dei farmaci topici solitamente utilizzati.
Alla fine, più dell’80% dei pazienti è rimasto soddisfatto del trattamento e oltre il 70% ha espresso la volontà di continuarlo. Sono stati segnalati solo tre effetti avversi di modesta entità (diarrea).

 

Lo studio ha, dunque, mostrato che la combinazione di estratti di Curcuma e Boswellia, con aggiunta di Vitamina D, è in grado di ridurre rapidamente il dolore cronico nei soggetti con osteoartrosi della mano: il sollievo dal dolore è già significativo dopo sei settimane di integrazione alimentare e aumenta con la durata del trattamento.
In letteratura era stata già descritta la capacità degli estratti di Boswellia e Curcuma di alleviare pazienti con artrosi del ginocchio, ma questo è al momento il primo e unico studio che riporta l’effetto di questa combinazione sull’osteoartrosi della mano.

 

C’è da considerare un limite, però, dato dal fatto che manca un gruppo di controllo e che il numero dei partecipanti alla ricerca non è alto. In ogni caso questo studio è interessante perché fornisce informazioni degne di considerazione per la progettazione di una sperimentazione clinica che includa una popolazione più ampia.
Riuscire a gestire il dolore e la riacutizzazione dei disturbi nelle condizioni come l’osteoartrosi è senza dubbio importante, come è importante anche riuscire a limitare/eliminare l’assunzione dei farmaci antinfiammatori non steroidei che, se sono presi per lunghi periodi, possono dar luogo a svariati effetti indesiderati anche gravi.