Sostanze tossiche in vestiti e scarpe venduti da alcuni colossi di shopping on-line

Sostanze tossiche in vestiti e scarpe venduti da alcuni colossi di shopping on-lineNon necessariamente prezzo alto è sinonimo di qualità; tuttavia, proprio in questi giorni, la cronaca ha dato conferma che dietro prezzi bassi spesso si possono nascondere delle brutte sorprese. In questo caso si tratta di sostanze tossiche superiori ai livelli accettabili che sono state trovate negli accessori da donna venduti da alcune aziende di shopping online più popolari al mondo, i giganti cinesi Shein, Temu, AliExpress. Sono state le autorità della Corea del Sud a effettuare i controlli e a rilevare che diversi prodotti di queste piattaforme non rispettano le normative in termini di sicurezza.

 

Ad esempio, nelle scarpe di Shein sono stati trovati livelli elevati di ftalati 229 volte superiore al limite legale. Gli ftalati causano vari problemi di salute, in particolare disturbi ormonali e alla fertilità; mentre un possibile cancerogeno, il diossano, è stato trovato in due flaconi di smalto per unghie (sempre di Shein) che sono stati analizzati.
Dai recenti controlli è emerso anche che alcuni sandali di Temu contenevano piombo nelle solette a livelli più di 11 volte superiori al limite consentito e sostanze tossiche sono state riscontrate lo scorso maggio perfino in prodotti per bambini, scarpe nello specifico, ma anche matite colorate e orologi, venduti da Sheinsempre secondo quanto denunciato dal Governo della capitale della Corea del Sud.
Dal canto suo Shein ha dichiarato di collaborare con agenzie di test internazionali per garantire la conformità agli standard di sicurezza dei propri prodotti, mentre Temu ha ritirato immediatamente dal mercato i sandali in cui era stato rilevato il piombo avviando un’indagine interna.

 

Negli ultimi anni c’è stata una crescita esplosiva dei colossi della fast fashion che offrono continuamente online una vasta selezione di vestiti e accessori alla moda a prezzi incredibilmente bassi e sono soprattutto i giovani a nutrire questa ampia fetta di mercato alimentando un modello di business basato sull’acquisto compulsivo. Ciò ha portato l’Unione Europea e la Corea del Sud ad effettuare un maggiore controllo degli standard di sicurezza e, in particolare, al momento le autorità di Seul si stanno mostrando molto attive conducendo ispezioni settimanali sugli articoli venduti nelle tre piattaforme di e-commerce sopra citate.
Va precisato, però, che le conseguenze di questa moda a basso costo non si riflettono soltanto sulla salute, ma anche sull’ambiente
: vestiti comprati velocemente sono gettati via altrettanto velocemente e spesso sono realizzati con materiali inquinanti, come il poliestere, ricavato dal petrolio che ad ogni lavaggio rilascia microplastiche. Inoltre, vanno considerati anche i risvolti sulla società dal momento che capi venduti a prezzi stracciati sono anche necessariamente prodotti a prezzi stracciati, il che comporta riduzione di stipendi, diritti e sicurezza.

 

I prezzi bassi sono una tentazione per tutti, a maggior ragione per chi deve fare i conti quotidianamente con scarsa disponibilità economica; tuttavia, dovremmo sforzarci di considerare e incentivare alternative più sostenibili ed etiche negli acquisti: ad esempio i mercatini dell’usato e i capi di seconda mano, visto che spesso si possono trovare vestiti e accessori di buona qualità.
Inoltre, bisogna sempre considerare che gli indumenti si possono riparare o modificare, si può dar loro una vita nuova, ad esempio semplicemente sostituendo i bottoni, cambiando il colore dei tessuti, tagliando e aggiungendo passamaneria. Tutto può essere riparato o modificato. È che abbiamo perso la mentalità, ma con un poco di pazienza e di tempo si possono davvero ottenere dei risultati soddisfacenti divertendosi anche.

 

La trasformazione di un vecchio abito in una borsa, o di una cravatta non più utilizzata in un portaocchiali o in un portacellulare, può sembrare un gesto semplice, ma riflette in realtà una scelta ben precisa e anche un messaggio fortemente positivo: quello di salvare, valorizzare, creare, piuttosto che buttare via o distruggere velocemente senza riconoscere neanche una minima importanza o utilità.
E se proprio si desidera acquistare qualcosa di nuovo, meglio scegliere pezzi che non passeranno di moda, che possono essere usati in più occasioni anno dopo anno e, soprattutto, realizzati con materie prime di qualità e il più possibile naturali.