Se hai paura ti ammali di più. Consigli anticontagio psichico

Ogni persona ha una modalità reattiva unica di porsi di fronte agli eventi e alle situazioni ma in queste ultime settimane una vera e propria emergenza sanitaria, quella del Covid-19, sta coinvolgendo tutto il mondo e la continua esposizione al flusso informativo, a volte anche la confusione terminologica, hanno generato disorientamento e paura nella maggior parte delle persone. E più i giorni passano, più il terrore avanza. Più si guarda la TV e più si leggono le notizie sui social, più l’angoscia sale. 

Questo succede perché il cervello ha bisogno di tempo per elaborare le informazioni.

Se si continua ad acquisire notizie senza fermarsi un attimo ad un certo punto il pensiero si blocca e diventiamo incapaci di riflettere con razionalità. 

Inoltre la paura è contagiosa. Ci sono diversi studi che hanno evidenziato che il cervello umano è esposto al contagio emotivo. Le emozioni vengono trasmesse attraverso i neuroni specchio che permettono di entrare in empatia con gli altri e di assorbirne anche lo stress, i malumori, perfino il panico.

 

Vivere in questo stato d’ansia continua ci rende più vulnerabili, è pericoloso perché la resistenza alle infezioni dipende anche da come reagiamo allo stress. 

Già le antiche tradizioni orientali in tempi lontanissimi insegnavano che pensieri ed emozioni sono collegati alla nostra salute. Corpo, mente e spirito non sono separati, c’è una interconnessione continua tra questi tre diversi piani e la salute deriva da un loro equilibrio. Oggi lo riconosce anche la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) secondo  cui l’organismo umano è un complesso network integrato in cui i sistemi nervoso, immunitario ed endocrino agiscono in sinergia tra loro comunicando e mettendo in atto reazioni vitali di adattamento ai cambiamenti che avvengono all’esterno. 

Ma mentre uno stress limitato nel tempo e nella portata è positivo, uno stress prolungato indebolisce le nostre difese e ci conduce inevitabilmente alla malattia.

 

Come difendere la nostra salute psichica (e quindi anche fisica)?

 

La prima cosa da fare è fermarsi

DISCONNETTITI DAI MEDIA. Informati un paio di volte al giorno, è sufficiente, nel frattempo concentrati su altro così il tuo cervello avrà modo, con calma, di elaborare le informazioni immagazzinate. 

Rallentando il flusso informativo è più facile ragionare in maniera obiettiva prendendo in considerazione anche le notizie positive perché ce ne sono: anche se le persone guarite fanno meno clamore di quelle decedute, in realtà esistono e sono sempre di più. Inoltre c’è differenza tra essere malati ed essere stati contagiati. Risultare positivi al coronavirus non significa necessariamente ammalarsi gravemente, si può anche non ammalarsi o sviluppare pochi e leggeri sintomi. Dunque, anche nell’ipotesi della malattia, considera che ci sono diversi livelli di gravità.

 

In secondo luogo SCEGLI I CANALI da cui deve arrivare l’informazione corretta.

Questo vale anche per i social. 

Tutti parlano e sentenziano, spesso senza le dovute conoscenze. 

Nello stesso tempo tieni presente che anche tra gli esperti (medici, farmacologi, biologi e scienziati) a volte i punti di vista sono molto diversi. Prendere in considerazione più opinioni, anche contrapposte, aiuta nel tempo ad accrescere la consapevolezza, la capacità di discernimento e di critica. 

 

Terzo consiglio. In questo momento – non sappiamo per quanto tempo ancora – si deve vivere isolati per necessarie disposizioni anticontagio attivate dalle autorità e uscire solo per motivi di salute o reali necessità.

E’ certamente giusto essere prudenti per se stessi e soprattutto per le persone più vulnerabili, ma non arriviamo a sospettare gli uni degli altri e ad aggredirci. L’altro giorno una signora ha dato un colpo di tosse al supermercato ed è stata subito attaccata verbalmente da un’altra donna. Ora va bene tenersi a distanza dalle persone e dal virus ma, pur con le mascherine, si può CONTINUARE A ESSERE SOLIDALI e magari lasciar passare un sorriso dagli occhi. È proprio in questo momento difficile che ce n’è più che mai bisogno.

Inoltre cerchiamo di non dimenticarci di chi sta subendo il contraccolpo maggiore dalle restrizioni imposte alla socialità: gli anziani e i disabili. Se sei a conoscenza di situazioni di questo tipo aumenta le telefonate, le video chiamate e le conversazioni in chat per ridurre le distanze.

 

Visto che dobbiamo passare la maggior parte del tempo in casa approfittane per RINSALDARE I LEGAMI FAMILIARI. 

Condividere attività con il partner e con i figli serve a riscoprire la complicità e la gioia di stare insieme che la frenesia della vita che normalmente viviamo rende spesso difficile se non impossibile. 

Quante volte hai pensato con rammarico che non c’era tempo? Bene ora hai questa opportunità. 

E se la fantasia scarseggia in rete ci sono tutorial per tutti i gusti e per tutte le età dalla creatività alla cucina oppure documentari per intrattenere gli appassionati d’arte e di natura.

 

Infine PRENDITI DEL TEMPO ANCHE PER TE. Per leggere un libro, prendere una tisana, fare esercizi di respirazione, ascoltare musica, tanto per fare alcuni esempi, ma in realtà sono molte le cose che possono contribuire al tuo benessere cominciando da piccoli ma importanti modifiche alle tue abitudini. Semplici passi quotidiani in grado di farti ottenere nel tempo grandi risultati in termini di energia e salute. 

Ricorda che quando fai qualcosa che ti dà soddisfazione e ti fa stare bene l’organismo produce sostanze che contrastano lo stress e potenziano la tua immunità

In questi miei precedenti articoli puoi trovare qualche idea: