Se ci allontaniamo dalle leggi di natura diventiamo facili prede di numerose malattie

UNA VOLTA i contadini sapevano che se non seminavano non mietevano.

Se non piantavano alberi, non potevano raccogliere frutti. 

Se non versavano il loro sudore sulla terra, non potevano poi mangiare il loro pane. 

Lo sapevano. 

È per questo che ogni giorno si impegnavano duramente nel lavoro dei campi rispettando la natura. 

 

OGGI invece vogliamo sapere, ma senza studiare.  

Vogliamo una società armoniosa, ma preferibilmente senza troppi doveri. 

Vogliamo essere in forma e stare bene, ma senza faticare. 

A volte, per fortuna non troppo spesso, sono arrivate da me persone che desideravano sì migliorare le loro condizioni di salute, ma non volevano assolutamente cambiare abitudini. Erano soltanto in cerca di un integratore naturale miracoloso che risolvesse velocemente i loro disturbi. 

Guai però a cambiare i comportamenti e il modo di nutrirsi, troppa fatica! 

C’è voluto molto tempo (e anche una buona dose di pazienza) per far capire loro che era proprio a causa  delle loro abitudini malsane che erano arrivati i disagi e gli squilibri.

 

La salute è un bene prezioso da salvaguardare a tutti i costi perché le persone sane hanno maggiori possibilità di aggirare le difficoltà che possono sorgere lungo il cammino della vita e inoltre – aspetto da non sottovalutare – sono libere e meno manipolabili. 

Tutti vogliamo stare bene. Ma per vivere a lungo e invecchiare nel modo migliore possibile bisogna impegnarsi tanto, informarsi, diventare più consapevoli, a volte rivoluzionare la propria mentalità e il proprio modo di vivere rinunciando ai vizi e ai comportamenti che fanno ammalare a favore di nuove abitudini più sane.

Non si deve diventare martiri o supereroi, però è fondamentale essere disciplinati e costanti. 

Non per una settimana o un mese, il tempo di vedere i primi risultati e sentirsi bene, ma per tutta la vita. 

 

Riflettevo in questi giorni che la medicina nel tempo ha fatto grandi conquiste, è riuscita ad arginare molte malattie del passato eppure oggi, seppur con grande impiego di mezzi tecnici, è comunque limitata perché le malattie si presentano in forme sempre nuove e aggressive e, a pensarci bene, sono collegate alla nostra posizione nei confronti della vita, al nostro (cattivo) rapporto con noi stessi, con gli altri, con l’ambiente. C’è infatti un nesso tra le malattie e il nostro modo di vivere e, piuttosto che attribuire la responsabilità della nostra salute unicamente ai medici, agli scienziati o ai governi, dovremmo preoccuparci di più di condurre un sano stile di vita. 

Agli inizi la medicina non si limitava solo al trattamento delle malattie, ma era proprio un’arte della sana condotta di vita che prevedeva una corretta relazione con il cibo, con il bere, con l’aria, con la luce, con il movimento e il riposo, con la veglia e il sonno, con l’ambiente. Era inoltre attenta ai sentimenti e alle passioni e alla parte più spirituale dell’uomo. Aveva uno sguardo più ampio e globale che poi, purtroppo, nell’arco del tempo ha perduto a vantaggio di una concezione più specialistica che ha concentrato gli sforzi sullo studio della struttura e del funzionamento di ciascun organo separatamente.

 

Tutto però è collegato e non si può strappare il filo che mette in comunicazione le varie parti di noi e che tiene insieme i vari piani che ci riguardano (fisico, mentale e spirituale).

Né si può pensare di essere separati dalla natura. 

Se ci allontaniamo dalle sue leggi diventiamo facili prede di numerose malattie. 

La naturopatia aiuta a ‘correggere’ certe assurdità dello stile di vita snaturato dell’uomo moderno e soprattutto offre percorsi personalizzati verso un riequilibrio totale (del corpo, dei pensieri, delle emozioni) in modo da ottimizzare la salute e il benessere per il resto della vita.