Rinforza il fegato per spazzar via le tossine dell’inverno

Nell’antichità i celti in questo periodo dell’anno celebravano la festa del sole nascente che proprio dal mese di febbraio comincia ad avvicinarsi gradualmente alla terra.   

Si inizia ad uscire dall’inverno e la natura si prepara all’imminente rinascita. Tutte le creature viventi  avvertono l’influsso del fermento primaverile e il richiamo a vivere con maggior pienezza dopo tante giornate buie e fredde.  

 

È il momento di purificarsi (vedi mio precedente post ‘È tempo di fare pulito’) e di sostenere il fegato che partecipa alla depurazione del sangue dalle scorie metaboliche e proprio per questo ora ha bisogno di un surplus di energia.

Inoltre, secondo la medicina tradizionale cinese, quest’organo assicura e garantisce il fluire armonioso dell’energia in tutto l’organismo e mai come adesso le forze vitali devono scorrere libere attraverso il corpo sia in entrata che in uscita.

 

La stasi dell’energia è la più classica e frequente delle alterazioni del fegato e può produrre svariati sintomi.

I più comuni sono quelli a carico della digestione, ma sono veramente tantissimi e possono interessare diversi apparati.

Al di là della valutazione degli esami del sangue – di  stretta competenza medica – ci sono vari segni e sintomi che indicano uno squilibrio epato-biliare che può esserci pur in presenza di valori del sangue entro i limiti di riferimento.

Per poter ritrovare un reale benessere, è fondamentale e utile saper riconoscere questi segnali.

 

Come aiutare un fegato che non è più  in una situazione di equilibrio?

Una sana alimentazione è la cura migliore, non solo per questo organo ma per tutto il sistema digerente e in questo mio precedente articolo puoi trovare i principi generali di una dieta salutare.

La cosa migliore, però, è adattare l’alimentazione alla costituzione, all’attività (fisica o intellettuale), ai bisogni del momento e allo stato di salute di ogni singola persona.

 

Ci sono poi alcune piante in grado di detossinare i tessuti epatici e di stimolarne la funzionalità. Mi riferisco, ad esempio, al tarassaco (che ha un effetto rinfrescante sul calore del fegato, depura e dissipa gli accumuli), alla fumaria (che regolarizza il flusso della bile) e al cardo mariano (che ha un’azione disintossicante e rigeneratrice a livello della cellula epatica). Ne ho nominate tre, ma esistono varie erbe adatte al benessere sia di fegato che di cistifellea e un naturopata con specifica preparazione sarà in grado di consigliarti la pianta che, con le sue varie proprietà, soddisfa meglio le tue esigenze del momento.

Va precisato, però, che al di là dei rimedi provenienti dal mondo vegetale, andranno tenuti in considerazione anche alcuni nutrienti (come il glutatione, la metionina, lo zinco, solo per citarne alcuni) che sono necessari al fegato per neutralizzare le tossine. Quindi, in base alle singole situazioni, il naturopata potrà consigliare anche integratori alimentari che contengono una o più di queste sostanze.

 

Infine va ricordato che il fegato, sempre secondo la visione della medicina tradizionale cinese, è legato anche all’equilibrio emotivo.

Se si trova in un buon stato energetico, fa in modo che le emozioni fluiscano dolcemente.

Se invece è affaticato, le emozioni  rimangono compresse, ristagnano, quindi possono scatenare tutta una serie di turbe: irritazione, agitazione, insofferenza, intolleranza, frustrazione, depressione, ma soprattutto collera*.

Alcuni specifici fiori di Bach rappresentano in questo caso un ulteriore efficace rimedio da prendere in considerazione perché in grado di migliorare la tolleranza e la capacità di comprensione.

 

P.S.

La rabbia* è un’emozione intensa che può farci sentire sconfitti,  indifesi.

È necessario imparare a gestirla bene, senza reprimerla, in modo da trasformare la sua forza in energia per un cambiamento in positivo.

Puoi approfondire l’argomento cliccando su questo mio post ‘Vinci la collera’