Iperattività infantile e scorretta nutrizione in gravidanza

 
Ci sarebbe un legame tra disturbi del comportamento nei bambini e alimentazione in gravidanza. Lo sostiene uno studio pubblicato la scorsa estate sul Journal of Child Psychology and Psychiatry  e condotto dai ricercatori del King’s College di Londra sotto la guida del Dr. Edward Barker, Psicologo e Direttore del Laboratorio di Psicopatologia dello Sviluppo.
 
Dalla ricerca è emerso che una dieta troppo ricca di zuccheri e grassi seguita dalle donne durante la gestazione è capace di modificare le attività di uno specifico gene, l’IGF2, coinvolto nello sviluppo del feto e di aree del cervello strettamente collegate a problemi di iperattività, ovvero cervelletto ed ippocampo.
Nello specifico è stato notato come un’alimentazione scorretta di questo tipo provoca una maggiore metilazione dell’IGF2. Di conseguenza si assiste all’esordio precoce di problemi di comportamento.
 
Un’alimentazione sana durante la gravidanza è indispensabile, non solo per ridurre il rischio di problemi comportamentali e/o sintomi di ADHD per il nascituro, ma anche per assicurare a mamma e bebè maggiori possibilità di salute e vitalità.
 
Ecco ALCUNE NORME BASILARI:
 
1.      Riduzione drastica dei grassi animali a favore dell’olio extravergine di oliva da utilizzare crudo.
 
2.      Sostituzione dello zucchero bianco con quello di canna integrale.
 
3.      Sostituzione del sale raffinato con quello marino integrale (senza comunque esagerare con le quantità).
 
4.      Sostituzione dei cereali raffinati con quelli integrali (pasta scura, cereali in chicchi come riso, miglio, quinoa, amaranto, sorgo, teff, orzo, farro, avena…) che sono più ricchi di contenuto proteico, vitaminico e minerale.
 
5.      Consumo delle proteine animali (come carne, uova, pesce, formaggi) solo in un pasto durante la giornata.
 
6.      Valorizzazione delle proteine vegetali come i legumi (fagioli, lenticchie, fave, piselli, ceci) e la frutta oleosa (mandorle, noci, nocciole…) da consumare tutti i giorni almeno in un pasto.
 
7.      Eliminazione di tutti i cibi contenenti additivi, conservanti e coloranti a favore di alimenti prodotti con metodi biologici e lavorati con sistemi naturali.
 
8.      Consumo quotidiano e abbondante di verdure crude di stagione.
 
9.      Accurata masticazione.