Giochi con me?

Giochi con me?Il gioco rappresenta l’attività fondamentale e principale per l’evoluzione dei bambini, da diversi punti di vista: cognitivo, emotivo, relazionale.
Spesso rischiamo di regalare tanti (troppi!) giocattoli ai bambini e di non avere il tempo per giocare con loro. Ai bambini non interessano gli oggetti materiali, interessa chi trascorre del tempo insieme a loro!
Quello che resterà nella loro memoria è il benessere della relazione, fatta di cura, attenzione, ascolto e divertimento. Come ci insegna Betty Hinman: “i bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le fiabe”, la stessa cosa vale per il gioco.

Occorre decidere di giocare insieme, sceglierlo, trovare questo tempo e farne una priorità.
Che occasione rappresenta giocare con i nostri bambini?
Possiamo scoprire che strategie mettono in atto, che competenze hanno acquisito, come si pongono rispetto al saper perdere, quali giochi prediligono e perché.
Di certo possiamo conoscerli più approfonditamente, disporci ad accogliere e sostenere i loro punti di debolezza ma anche sorprenderci dei loro punti di forza, consolidare la relazione con loro, a volte rifondarla.

Spesso il momento del gioco diventa una sorta di dovere, anzi un sacrificio, ma questa parola ha un significato su cui riflettere: “sacrum-facere”, rendere sacro.
Il periodo delle vacanze per noi adulti può essere anche un modo per recuperare la nostra dimensione ludica e il bambino che sonnecchia dentro di noi, sicuramente può diventare un modo per divertirsi (“di-vertire”, significa: “cambiare direzione”).
Proviamo a partire da uno spiazzamento, da una imprevista e piacevole inversione di ruolo, andiamo dai bambini e chiediamo: “Giochi con me?”.

 

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Grazie alla dottoressa Laura Mazzarelli, pedagogista e insegnante alla scuola dell’infanzia che, con questo scritto, ci ricorda l’importanza di giocare insieme ai nostri figli.
Nella società in cui viviamo, ormai sempre più freneticamente di corsa, questo tempo da passare con i nostri piccoli è ridotto al minimo, se non del tutto inesistente.
Eppure, il gioco fa bene.
Non soltanto ai bambini e alla relazione con loro, ma anche a noi adulti che, in questo modo, possiamo godere dell’opportunità di staccare per un poco dallo stress quotidiano, vivendo momenti speciali che, un giorno, verranno ricordati con nostalgia.