Come migliorare il rendimento scolastico

Ricominciano le scuole. L’alimentazione è fondamentale perché è in grado di influire sulla capacità di concentrazione e sul rendimento intellettuale.  Una dieta corretta infatti fornisce tutto ciò di cui il cervello ha bisogno.

Ma non è importante solo ‘cosa’ mangiare piuttosto anche ‘quando’: la corretta ripartizione dei nutrienti nella giornata,  a cominciare dalla prima colazione,  è determinante per migliorare l’attenzione e fornire il carburante necessario ad affrontare le attività quotidiane.

Eh già, la prima regola è proprio questa: non saltare mai la prima colazione. Se fatta bene permette di disporre dell’energia e dei nutrienti di cui l’organismo ha bisogno e riduce il successivo ricorso a snacks poco salutari.

 

In generale i pasti devono essere il più possibile regolari e la dieta variata e bilanciata con abbondanti quantità di frutta e verdura perché i vegetali influenzano positivamente l’attività neuronale e alcuni studi hanno dimostrato che chi ne consuma ha avuto risultati migliori nei test di memoria, probabilmente per la forte presenza nella verdura e nella frutta di sostanze antiossidanti e di altri composti bioattivi che influenzano l’attività neuronale promuovendo migliori funzionalità cognitive.

In realtà tutti i cibi di provenienza vegetale sono altamente benefici: verdure, legumi, cereali, frutta secca e fresca, semi oleaginosi e olio extravergine di oliva. I cereali è bene che siano integrali perché a basso indice glicemico, quindi capaci di mantenere la glicemia costante per un periodo prolungato e di prevenire il declino delle performances.

Anche l’idratazione è importante. I bambini sono maggiormente a rischio di disidratazione rispetto agli adulti e questo può compromettere le loro capacità cognitive.

 

Ecco invece ciò che ostacola la concentrazione e la resa scolastica:

  • le bevande zuccherate 
  • i cibi ad alta densità calorica (ricchi di zuccheri e/o grassi , come le merendine ad esempio)
  • gli alimenti preconfezionati e troppo elaborati (i piatti semplici sono anche quelli che facilitano la digeribilità del cibo e l’assorbimento dei suoi principi nutrizionali)
  • le carni lavorate e conservate (tra l’altro molti studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia di diete a basso o assente tenore di  carne e prodotti animali  non solo nel mantenimento della salute,  ma anche nel prevenire le principali malattie degenerative).

 

Per l’eventuale consumo di pesce bisogna fare molta attenzione all’accumulo di metalli pesanti (alcuni neurotossici), dunque è meglio evitare i pesci di grossa taglia e preferire quelli più piccoli.

L’alimentazione dovrebbe essere il più possibile priva di conservanti, edulcoranti, glutammato ed altre eccitotossine, tutte sostanze chimiche estranee al nostro organismo e dannose, in primis per il funzionamento cerebrale.

E’ infine molto importante valutare sempre la provenienza degli alimenti e preferire il più possibile i prodotti dell’agricoltura biologica o biodinamica.

Rispetto a quando erano piccoli nostri nonni, infatti, i cibi oggi disponibili sono molto più ricchi di sostanze tossiche e più poveri di sostanze nutritive essenziali e biologicamente importanti (minerali, vitamine, probiotici, prebiotici, aminoacidi essenziali, acidi grassi polinsaturi ecc). Ciò è dovuto soprattutto a metodi di coltivazione e di allevamento intensivi, all’utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi e ad alcune tecniche industriali di lavorazione.

 

Uno stile alimentare sano, equilibrato e personalizzato in base alle caratteristiche dell’individuo è indispensabile per mantenere la salute e potenziare i fisiologici meccanismi cognitivi e di difesa dell’organismo.

Sta a noi adulti scegliere ciò che è meglio per la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini e se è vero che è in famiglia che i piccoli imparano a mangiare e a comportarsi, anche i principali attori della refezione scolastica (comuni, scuole) possono fare molto.

 

PS: Altri utili consigli per affrontare serenamente il dopo-vacanze e la ripresa delle lezioni li puoi trovare in questo mio precedente post “Ritorno a scuola con i Fiori di Bach”.