Come i colori influenzano corpo e psiche

colori e saluteI colori sono forze che mettono in contatto con determinati campi di energia e il loro utilizzo non dovrebbe mai essere casuale. Se da un lato i colori parlano all’inconscio, stimolano associazioni, evocano esperienze, rimandano all’universo archetipico esprimendo situazioni e sollecitando reazioni, dall’altro lato dobbiamo considerare anche che si tratta di frequenze luminose di proporzioni variabili con una diversa energia elettromagnetica che ha effetto sul corpo e sulla mente. Avendo cioè ogni colore frequenze diverse, impatta nell’organismo e nella psiche a profondità e con effetti diversi.

 

Ecco in pratica cosa succede.

 

Quando guardiamo un colore non facciamo altro che convogliare su di noi delle onde elettromagnetiche. Queste onde, avendo la frequenza legata al tipo di colore relativo, penetrano nel corpo a una data profondità (a seconda della loro frequenza) e riescono ad interferire con le cellule inibendole o tonificandole. O meglio: non interferiscono direttamente con le cellule, ma con i processi sottili che le animano. Alcuni colori quindi tonificano, se c’è carenza di energia. Altri invece inibiscono, cioè disperdono gli eccessi di energia.

 

Se proviamo a spiegare la cosa da un punto di vista diverso, potremmo dire che i colori hanno un comportamento ben preciso nel campo delle frequenze elettromagnetiche biocompatibili (banda di frequenze: ultravioletto-visibile-infrarosso) poiché sono in grado di assorbire in modo diverso varie frequenze della banda stessa e riflettere selettivamente altre bande di frequenza. Alcuni colori cioè sono riflettenti (e attivanti sia psichicamente che fisicamente), altri invece sono assorbenti (e, stimolando il sistema parasimpatico, inibiscono e inducono rilassamento).

 

Tutto questo accade non solo se vediamo un colore, ma anche se pensiamo a un colore visualizzandolo. Quando pensiamo a un determinato colore, infatti, moduliamo una certa energia e ci disponiamo sulla sua frequenza.
Il che sta a significare che tra noi e i colori c’è una vera e propria interazione energetica come sa bene chi utilizza tecniche di visualizzazione come supporto nel processo di guarigione.

 

Molti studi, nel corso degli anni, si sono occupati di questa interazione, famosi sono gli esperimenti realizzati a inizio del ventesimo secolo allo scopo di ottimizzare il tempo lavorativo degli operai e degli impiegati nelle aziende.
Fu verificato che le persone tendevano a rimanere meno tempo possibile in un ambiente color giallo acido e così, per diminuire il tempo trascorso al gabinetto, molti bagni furono dipinti di questa tinta.
Oggi c’è una branca specifica della psicologia (molto affascinante) che continua ad esplorare questo campo, con notevoli risvolti applicativi, molti dei quali devono ancora essere esplorati ma, in realtà, le ricerche moderne non hanno fatto altro che confermare quello che già molte culture antiche conoscevano.

 

Ad esempio il Feng Shui – risultato di una conoscenza millenaria che affonda le sue radici nel tao, nel buddismo e nel tantra tibetano – è una vera e propria arte nel determinare il benessere e l’armonia delle persone all’interno di abitazioni e ambienti e attribuisce un particolare significato ai colori.

 

Anche alcuni popoli occidentali, come i Romani e prima di loro gli Egizihanno saputo utilizzare i colori con sapienza, basta pensare ad esempio al ROSSO che veniva usato per i locali dove si mangiava o faceva l’amore perché si era capito che è un colore che eccita i succhi gastrici e risveglia gli appetiti, anche quelli sessuali. Non solo, oggi alcuni ricercatori hanno riscontrato che il rosso e le sue sfumature (dalle più scure alle più chiare) hanno un impatto sull’adrenalina e spesso tendono a provocare un rialzo della pressione del sangue e un’accelerazione della respirazione. Non è un caso che sia le sfumature più cupe, come il bourdeaux, che anche le tonalità più chiare, fino all’arancio, rappresentino le combinazioni preferite dai casinò. Gli stessi colori sono utilizzati anche per l’illuminazione, soffusa e avvolgente e sempre composta da toni caldi. Idem sono rosse le lucine delle slot machines.
Insomma nelle sale da gioco tutto è funzionale a invogliare il cliente a continuare a giocare una partita dopo l’altra e a prendere decisioni in modo veloce sulla base di aspettative di vincita più elevate e la scelta dei colori non è per niente fortuita.

 

Se il rosso attiva un’energia di tipo materiale, fisico, e si associa ad un aumento della vitalità, il BLU, al contrario, è un colore freddo e ha un effetto rilassante.
Secondo una recente review (Westland et al., 2017) la luce di tonalità blu causerebbe una riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Tale effetto calmante interessa pure il sistema nervoso ed è confermato anche da altri lavori (AL-Ayash et al., 2016), mentre alcuni ricercatori indipendenti parlano addirittura di proprietà disinfiammanti.

 

Il colore VERDE, invece, aumenterebbe la concentrazione e una generale condizione di armonia: ad esempio c’è uno studio di Lee e colleghi (2015) che mostra come la semplice vista di uno scenario verde fuori dalla propria finestra (rispetto a uno di cemento) sia in grado di aumentare notevolmente attenzione e benessere percepito sul luogo di lavoro. Ciò non meraviglia dal momento che noi esseri umani siamo nati e ci siamo evoluti in contesti naturali, è di conseguenza normale che elementi quali le piante e le erbe (in cui predomina il colore verde) possano attivare un’innata propensione a reagire positivamente. Il verde risulta dalla fusione del giallo, colore della terra e portatore di calore, con il blu, tinta del cielo che porta refrigerio. È quindi il risultato armonico di due opposte energie.

 

Ho accennato, a titolo esemplificativo, solo a tre colori, ma può essere già sufficiente per comprendere che le sensazioni che proviamo sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale non sono da sottovalutare, anzi i colori possono diventare uno strumento in più per ripristinare gli equilibri disturbati sia delle persone che degli ambienti in cui le stesse vivono.
La conoscenza del colore, allora, può essere molto utile per un più mirato utilizzo nell’arredamento, nell’illuminazione, nell’abbigliamento, perfino nell’alimentazione. E ci sono terapeuti che, per rafforzare lo stato di salute degli individui, arrivano ad applicare fasci di luce colorata su agopunti o su punti e zone reflessogene. Si parla in questo caso di cromopuntura, una particolare tecnica che viene effettuata mediante una specie di penna con la punta di cristallo che invia fasci di luce colorata alle aree reflessogene. Queste ricevono un’informazione di tipo vibratorio che, a seconda del colore e quindi della frequenza, attiva delle risposte di tipo riflesso. I colori per lo più utilizzati sono quelli dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola e, ovviamente, vengono scelti sulla base della conoscenza dei loro effetti e dei dati raccolti nel colloquio preliminare.

 

Dunque ci sarebbe un colore giusto per ogni patologia da somministrare nella forma di luce colorata irradiata sulla parte ammalata?
Secondo la cromoterapia sì, per ogni diverso disturbo c’è un colore in grado di agire efficacemente: dallo stress al mal di testa, dall’insonnia all’obesità, dall’influenza agli stati depressivi e ai problemi sessuali.

 

Un eventuale scetticismo è comprensibile, ma i benefici di questa pratica sono in realtà stati effettivamente riscontrati da molte persone che li hanno già sperimentati.
Ritengo, tuttavia, che sia necessaria una precisazione: quando si parla di riequilibrio non si possono tralasciare gli aspetti legati all’alimentazione e allo stile di vita poiché l’armonia e il benessere dipendono sempre da tanti fattori che si integrano e si ottimizzano l’un l’altro lavorando in sinergia.