Come difendersi dalla formaldeide in casa

 
Un’altra sostanza tossica che può essere presente all’interno delle nostre abitazioni e alla quale si deve prestare particolare attenzione è la formaldeide. Oltre a essere un prodotto della combustione (fumo di sigaretta, incensi, profumanti per la casa, gas alimentare), è anche emessa da certe resine utilizzate per l’isolamento (cosiddette UFFI), da laminati plastici e pannelli di legno pressato e perfino da alcuni tessuti d’arredo in quanto è utilizzata come fissante antipiega e fissante di materie coloranti. Si trova, inoltre, all’interno di alcune colle e vernici e, come solvente, all’interno di certi cosmetici (ad esempio smalti e rinforzanti per unghie).
Le maggiori concentrazioni si riscontrano in case prefabbricate, dopo interventi edilizi, in locali con recente posa di parquet e moquette o in cui sono presenti mobili in truciolato e compensato.
 
Quali sono gli effetti sulla salute? Le reazioni più frequenti sono quelle alle vie respiratorie: irritazione nasale, oculare e a carico della gola, starnuti, tosse. Alcuni soggetti sono invece allergici a questa sostanza e ne manifestano i sintomi sottoforma di dermatite da contatto con prurito, rossore ed eczemi. L’esposizione, specie se prolungata, può provocare effetti anche sul sistema nervoso centrale, con stanchezza, emicranie, nausea, sonnolenza, vertigini e affaticamento.
Essendo un agente con azione cancerogena (lo IARC nel 2004 ha inserito la formaldeide tra i composti del gruppo I, cioè i cancerogeni certi), il mio consiglio è di mettere comunque in atto delle misure per ridurre l’esposizione a questa sostanza anche se non si è manifestata alcuna reazione da sensibilizzazione.
 
Ecco cosa si dovrebbe fare:
1)      Eliminare, dove possibile, l’impiego di materiali contenenti  formaldeide (tappezzerie,moquette, mobili in truciolato, pavimenti in laminato, pannelli fonoassorbenti dei controsoffitti, carte da parati ecc…).
2)      Preferibilmente scegliere mobili contrassegnati con la classificazione E1 (a bassa emissione di formaldeide) o FF (senza formaldeide) e prodotti a marchio Ecolabel poiché devono rispettare dei criteri predefiniti che ne garantiscono l’eccellenza ambientale e qualitativa. Se si acquistano manufatti che possono contenerla, lasciarli per qualche giorno all’aperto prima di metterli in casa.
3)      Aumentare la ventilazione, particolarmente dopo aver introdotto nuove fonti di formaldeide nell’ambiente domestico (detergenti, solventi, colle, mobili, ecc.)
4)      Utilizzare dispositivi di condizionamento dell’aria o deumidificatori per mantenere moderata la temperatura e ridurre i livelli di umidità poiché il rilascio di formaldeide è tanto più elevato quanto più alte sono la temperatura e l’umidità (un’umidità controllata del 30%-50% aumenta la salubrità dell’aria).
5)      Evitare di fumare in casa, pulire bene la canna fumaria in modo da impedire che il fumo si diffonda all’interno dell’abitazione, utilizzare la cappa aspirante in cucina e arieggiare bene dopo aver cucinato.
6)      Esistono piante da interno che contribuiscono a diminuire la concentrazione della formaldeide, le più attive sono: l’aloe vera (riesce a eliminare fino al 90% di questa sostanza tossica), il philodendron, il chlorophytum elatum e la dracaena messangeanna.
 
Infine è anche importante scegliere con attenzione i prodotti per la cura personale, nello specifico quelli per unghie, capelli e pelle. Anche questi infatti possono contenere formaldeide. Case produttrici di make up e prodotti di bellezza che non utilizzano questo ingrediente chimico esistono, basta soltanto avere cura di fare qualche piccola ricerca prima di acquistare.