Cocomero per sedare la sete e l’irritabilità

È il simbolo dell’estate. Dissetante e rinfrescante IL COCOMERO ha effetto depurativo e reidratante grazie all’elevata percentuale di acqua e sali minerali, in particolare potassio.

Secondo la medicina tradizionale cinese questo frutto ha natura  fredda e sapore dolce, purifica il  calore ed ha un’azione sedativa che giova in caso di ansia, irritabilità e irrequietezza dovute a eccesso di caldo.

 

Come sceglierlo ed essere sicuri di prendere quello di qualità migliore?

Innanzitutto bisogna dare la preferenza a prodotti locali cresciuti e raccolti al momento giusto perché spesso, per rallentare il rapido processo di imbrunimento della polpa, alcuni produttori iniettano un anti fermentante ed è più facile imbattersi in questa sostanza poco salutare se il cocomero acquistato proviene da lontano.

In secondo luogo meglio comprare un’anguria intera piuttosto che già aperta.  

La buccia deve essere priva di ammaccature e,  picchiettata,  deve emettere un suono sordo,  come proveniente da una cassa armonica: significa che il frutto è maturo al punto giusto.  Sulla buccia deve essere presente una parte di colore più chiaro (giallo paglierino): vuol dire che il cocomero è stato appoggiato a terra fino alla maturazione e di conseguenza nella zona di appoggio il sole, non avendo avuto modo di completare la fotosintesi, non ha donato il caratteristico colore verde brillante.

Infine il peso.  Va scelto il frutto più pesante,  i cocomeri maturi, che hanno avuto una più lunga permanenza nel campo, infatti, hanno più acqua al loro interno e quindi sono più pesanti.

 

Come conservare il cocomero?

Una volta acquistato va tenuto in un luogo fresco ma non necessariamente in frigorifero, la temperatura ideale è di 10-15 gradi.  Una volta aperto però la parte tagliata va coperta con la pellicola trasparente da cucina e tenuta in frigo nella parte meno fredda per massimo 2 giorni.

Prima di tagliarlo va lavato accuratamente per evitare di contaminare la polpa con residui di terra ed eventuali muffe o batteri presenti sulla buccia.

 

Alcune raccomandazioni:

  • Evitare l’ingestione eccessiva di semi perché possono avere una potente azione lassativa tale da provocare veri e propri attacchi di diarrea (chi soffre di diverticoli deve assolutamente evitare l’ingestione dei semi).
  • Evitare il consumo del frutto dopo i pasti perché l’acqua in esso contenuta limita l’azione dei succhi gastrici rendendo più difficile e lunga la digestione e portando di conseguenza gonfiori addominali.
  • Non esagerare con la quantità in caso di gastrite e colon irritabile. Potrebbe risultare indigesto anche in caso di gravidanza.

 

Un ultimo consiglio. Attenzione ai pesticidi.  C’è un antiparassitario che viene in particolare utilizzato per le angurie baby: quelle trattate si riconoscono perché hanno la buccia più spessa e dura da tagliare, il colore della polpa vira verso l’arancione piuttosto che verso il rosso e il sapore è eccessivamente dolce.

Come difendersi?

Comprando direttamente da un contadino che conosciamo oppure acquistando prodotti provenienti da agricoltura biologica o biodinamica.