Occhio alle etichette

Non amo i prodotti confezionati perché difficilmente sono sani, appaiono appetibili e attraenti, soprattutto velocizzano i tempi in cucina, ma sono privi di nutrimento e, cosa peggiore, spesso sono stracarichi di zucchero, sale, grassi e additivi.

Meglio quindi evitarli o, quanto meno, ridurne il più possibile l’utilizzo e, al momento della spesa, mi raccomando, leggi sempre bene le etichette: hai il diritto (e il dovere) di sapere cosa stai per introdurre nel tuo corpo.

 

Le liste degli ingredienti sono stampate in caratteri così piccoli da risultare a volte illeggibili, ma vale la pena di farlo perché ne va della tua salute.

Dunque smetti di mangiare senza porti domande, armati di occhiali e aguzza la vista.

Devi fare attenzione almeno a 4 cose:

 

  • Numero degli ingredienti

Meno sono, meglio è.

 

  • Comprensibilità

Evitare prodotti con sigle e ingredienti dal nome strano di cui non si conosce il significato. Spesso si tratta di conservanti, coloranti, addensanti, edulcoranti, stabilizzanti o aromatizzzanti di origine sintetica.

 

  • Ordine degli ingredienti

Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità il che vuol dire, ad esempio, che se una farina integrale è scritta dopo una farina raffinata significa che è quella bianca che prevale.

 

  • Grassi

Molti pensano che quelli vegetali siano migliori. In realtà sono quasi sempre tropicali quindi saturi, dunque da evitare, come del resto anche sono da evitare i grassi idrogenati.

 

Il cibo è necessario per la vita ma può essere fonte di benessere come anche di danno e, a lungo andare, di malattia.

Ti preoccupi di introdurre il giusto carburante nella tua auto, a maggior ragione dovresti preoccuparti di ciò che mangi. Quindi informati, poni la necessaria attenzione a ciò che compri e a ciò di cui ti nutri.

Perché, se vuoi avere cura di te, devi essere capace di scegliere. E non basta sapere che certi additivi sono nocivi alla salute, bisogna anche avere la volontà di evitarli perché alla fine nessuno ti obbliga a ingurgitare prodotti chimici, nemmeno la pubblicità (che è bene finalmente cominciare a guardare con spirito critico).

 

L’alimentazione negli ultimi decenni ha subito un mutamento qualitativo enorme in conseguenza ad uno sviluppo consumistico dell’economia di mercato che ha fatto crescere un’industria alimentare finalizzata essenzialmente all’aumento dei propri profitti a discapito dell’attenzione per la salute dei cittadini.

Ricorda però che tutti insieme possiamo far cambiare le cose perché  in quanto consumatori disponiamo, grazie al nostro portafoglio, di un mezzo di pressione eccezionale. E se un numero sufficientemente alto di persone decidesse di boicottare certi prodotti perché non salutari e carichi di inquinanti, questi sparirebbero in breve tempo dagli scaffali dei supermercati.