Bimbi italiani in sovrappeso, rischi per cuore e fegato

Il nostro è il paese europeo con maggiore obesità e sovrappeso infantile, lo ha rivelato qualche tempo fa la Childhood Obesity Surveillance Initiativedell’organizzazione Mondiale della Sanità.

Una notizia allarmante che riguarda il 42% dei maschi e il 38% delle bambine. E’ soprattutto alle regioni del sud che spetta l’infelice podio, probabilmente perché le tavole del Mezzogiorno abbondano di pasta, pane e dolci, ma forse anche perché ci sono meno  strutture sportive rispetto al nord e quindi meno occasioni  per fare salutare moto.

 

Bisognerebbe affrontare il problema con determinazione e cercare di contrastarlo perché è dimostrato che i giovani dalle forme generose rischiano l’insorgenza precoce di patologie quali ipertensione, cardiopatie e diabete di tipo 2. Inoltre l’obesità nei ragazzi è molto pericolosa in prospettiva futura anche per il fegato. Lo rivelano DUE STUDI RECENTI che SI SOFFERMANO proprio SUI PROBLEMI DI SALUTE LEGATI AI CHILI DI TROPPO nei primi anni di vita e nell’adolescenza. 

Il primo è uno studio condotto nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista Circulation che ha evidenziato come un indice di massa più elevato causi un aumento della pressione arteriosa sistolica (massima) e diastolica (minima) e l’allargamento del ventricolo sinistro. Questo facilita l’accumulo delle placche di grasso all’interno delle arterie  e l’incidenza delle malattie cardiache.

Il secondo studio invece è svedese ed è stato pubblicato sulla rivista Gut. Condotto su un campione di 1 milione e 200 mila ragazzi di 17-19 anni (che sono stati seguiti per quasi 30 anni) ha verificato un aumento del rischio del 217% di cirrosi epatica e tumore del fegato tra gli adolescenti, rischio che è risultato peggiorato quando all’obesità si associava anche il diabete.

 

Ecco QUALCHE CONSIGLIO (generico) DA METTERE IN PRATICA durante tutto l’anno PER PREVENIRE IL SOVRAPPESO E L’OBESITÀ e le loro conseguenze negative sulla salute:

  • Fare una sana, ricca ed equilibrata prima colazione. La colazione deve rifornire di energia, mantenere una capacità di concentrazione stabile durante la mattina, offrire nutrienti preziosi (minerali e vitamine utilizzati come coenzimi nei cicli metabolici che devono essere attivati all’inizio del giorno), garantire un buon senso di sazietà e propiziare una fame contenuta a pranzo. La colazione è bene che sia a basso impatto glicemico per evitare di entrare nella spirale del “bisogno metabolico” di zuccheri nel corso della giornata.
  • Rispettare gli orari di colazione, pranzo, merenda e cena evitando di mangiare fuori dai pasti e cercando di assicurare sempre un buon equilibrio tra carboidrati e proteine. 
  • Ridurre al minimo le bevande zuccherate e gassate, i gelati, le merendine, gli oli cotti e il cibo confezionato e dei fast food. 
  • Adottare una dieta equilibrata che, alternando quotidianamente tutti i principali alimenti, fornisca tutti i nutrienti, sia micronutrienti che macronutrienti, di cui il bambino/l’adolescente ha bisogno e dare la precedenza a cibi freschi e di stagione ottenuti da coltivazioni biologiche.
  • Bere una quantità sufficiente di acqua,  soprattutto nel periodo estivo.
  • Fare movimento. Sedentarietà e obesità sono strettamente correlate: da un lato i bambini sedentari sviluppano più facilmente obesità e dall’altro si è visto che i giovani in sovrappeso tendono ad essere più sedentari.

 

L’AMBIENTE DOMESTICO E QUELLO SCOLASTICO HANNO UN RUOLO ESSENZIALE NELLA DEFINIZIONE DEL RAPPORTO DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI CON IL CIBO. 
Per facilitare l’educazione dei giovani a cibi e stili di vita salutari – e svolgere un’importante azione di prevenzione primaria delle patologie croniche che ormai affliggono tutti i paesi industrializzati – è fondamentale quindi che sia in famiglia che a scuola siano adottati comportamenti alimentari corretti e stili di vita fisica attiva.