A volte, la qualità dell’aria interna alle abitazioni e ai luoghi di lavoro è anche peggiore di quella esterna delle città super trafficate e a ciò contribuiscono in modo diverso una serie di fattori: i materiali usati per la costruzione della casa, quelli utilizzati per l’arredo, le vernici scelte per tinteggiare le pareti, la posizione della casa, la sua eventuale cattiva gestione.
Tutto questo contribuisce a quella che è chiamata ‘Sindrome da edificio malato’ che va a influenzare la salute dell’apparato respiratorio soprattutto, ma non solo.

 

Un’abitudine efficace, che non è una banalità, è quella di cambiare l’aria in modo corretto. Il che vuol dire nel momento migliore della giornata, ovvero al mattino presto e/o dopo un acquazzone.
Poi bisognerebbe fare le pulizie privilegiando prodotti naturali o il vapore.
Un’altra accortezza è quella di spegnere il wi-fi, almeno la notte, inoltre è bene evitare di dormire con il cellulare acceso sul comodino.

 

Bisognerebbe, infine, creare il più possibile isole verdi. Tra le piante ci sono numerose specie che migliorano l’aria interna purificandola.
Ecco, dunque, quali sono quelle che producono maggiormente effetti ambientali benefici:

 

– Spatifillo

– Dracena marginata

– Tronchetto della felicità

– Anthurium andraeanum

– Fico beniamino

– Potos

– Palma di bambù

– Palma da datteri nana

– Felce di Boston

– Sanseveria trifasciata